lunedì 26 settembre 2011

Il concetto di uchi e soto: i rapporti umani tra giapponesi



I giapponesi chiamano genericamente gaijin gli stanieri provenienti da altri paesi,non importa da quanto tempo vivano in giappone o quanto bene parlino il giapponese.I mariti a volte chiamano la moglie uchi no mono(persona di casa),la gente che non fa parte della famiglia è detta soto no hito(estranei,persone di fuori).
Questo modo di distinguere le persone riflette una dicotomia di base del pensiero giapponese,nota come uchi e soto(dentro e fuori).


Uchi può avere molteplici significati:dentro,la mia casa,il mio gruppo,mia moglie o mio marito. Soto,invece,può significare fuori,esterno,gli altri.
Nella quotidianità,i giapponesi compiono nette distinzioni tra le persone in relazione al fatto che appartengano al gruppo uchi o soto.

Schema esemplificativo del concetto uchi\soto.

giovedì 22 settembre 2011

Departures




Locandina inglese del film Departures


Departures(il titolo originale in giapponese è おくりびと,Okuribito)è un film del 2008 diretto da Yōjirō Takita ,vincitore nel 2009 dell'Oscar come migliore film straniero.

In giapponese  il  termine  noukanshi significa tanatoesteta : è il cerimoniere funebre  capace di preparare,secondo una ritualità ben precisa,i corpi dei defunti prima che vengano chiusi nella bara,in modo che i familiari possano dare loro l'ultimo saluto prima che siano cremati.

Il violoncellista Daigo, ritrovatosi disoccupato dopo lo scioglimento dell'orchestra in cui suonava,fa ritorno con la moglie al suo paese natale,Yamagata.Qui,a causa di una serie di equivoci,trova lavoro come assistente - noukanshi.Dopo alcune esperienze iniziali traumatiche,Daigo inizia ad apprezzare il suo lavoro,colpito dalla dedizione e dall'amorevolezza con cui questo  viene svolto dal suo capo.



Una scena del film

domenica 18 settembre 2011

Il Kimono

Il termine kimono ,formato dalle parole' kiru'(indossare) e 'mono'(cosa), significa  letteralmente 'una cosa da indossare'.A partire dal 1880 circa questa parola designa l'unico abito tradizionale  giapponese salvatosi dalla modernizzazione,in contrapposizione allo youfuku,l'abito di tipo occidentale che a partire da quel periodo inizia a diffondersi in Giappone.

Il kimono non è certamente un abito  funzionale,al contrario è molto scomodo e costoso,l'esatto contrario di un abbigliamento adatto ad una donna moderna.Nonostante ciò,sono poche le donne giapponesi che non lo hanno mai indossato o sognato di farlo:il kimono non è un tipo di abbigliamento'morto',un costume tipico esibito per i turisti.

Ci sono scadenze precise in cui,per un giapponese,si impone l'uso del kimono:la presentazione al tempio,i matrimoni,i funerali e la morte.
Il tutto è codificato da una serie di regole numerose e molto precise:è molto facile sbagliare oggi che il kimono non è più un oggetto di uso quotidiano.
In ogni civiltà,oltre le necessità concrete,l'abbigliamento supporta un apparato simbolico,ma questo in Giappone è evitenziato ancora di più dalla separazione netta tra kimono e youfuku,duè realtà rigidamente distinte.
In questa netta  divisione,gli abiti tradizionali di tipo giapponese che si sono salvati dall'occidentalizzazione sono stati quelli da cerimonia:perciò il kimono diventa un veicolo di stabilità sociale,un simbolo vivo e concreto del nazionalismo giapponese.


Vari tipi di kimono,ognuno adatto a una diversa situazione.

martedì 13 settembre 2011

Bookcrossing



Per aderire alla bella iniziativa di book crossing  di Biblioteca Giapponese,che si propone di diffondere la conoscenza della letteratura giapponese,ho deciso di mettere in prestito alcuni dei miei libri.

Questi sono i titoli:
- Natsuo Kirino, Grotesque
- Tanizaki Junichiro, Neve sottile
- Inoue Yasushi, Ricordi di mia madre
No geisha-otto modi di essere donna nel Giappone di oggi (racconti)

Per ora i miei volumi sono disponibili solamente per chi abita o frequenta le città di La Spezia e Pisa.

Per maggiori informazioni su questa iniziativa,e sugli altri libri che è possibile avere in prestito,andate sul sito :

http://www.bibliotecagiapponese.it/bookcrossing/

giovedì 8 settembre 2011

Matsumoto-jō:il Castello del Corvo.


Castello di Matsumoto(Matsumoto-jō)
                                                                                
Ritornando da Kamikochi,abbaiamo fatto una sosta nella cittadina di Matsumoto,nel distretto di Nagano.
La città,situata alle spalle delle  Alpi Giapponesi,è famosa soprattutto per il Matsumoto-jō,il più antico castello in legno del Giappone.
Il Matsumoto-jō ( 松本城) e' uno dei quattro castelli giapponesi designati dal National Treasures of Japan come tesoro nazionale.Gli altri tre si trovano a Hikone,Himeji e Inuyama.
 La sua costruzione iniziò nel periodo Sengoku,alla fine del 1500.
 Il Matsumoto-jo è un hirajiro,un castello 'di pianura' dato che non è costruito su una collina o in mezzo a fiumi,ma su un pianoro.


Il magnifico mastio con tre torrette ,a causa del suo colore bianco  nero e delle sue ampie tettoie che possono ricordare delle ali,a volte viene chiamato Castello del Corvo o della Cornacchia(Karasu-jō).


Particolare del Matsumoto-jō.


martedì 6 settembre 2011

Kamikochi:le Alpi giapponesi.


Kamikochi
                                                                                        
Il parco nazionale delle Alpi giapponesi(Japan Alps National Park)si trova nel centro-nord dell'isola di Honshu.



Kamikochi è un altopiano lungo circa 15 km,che si estende nella valle del fiume Azusa,ad un'altezza di circa 1500 metri.
E' uno dei luoghi più pittoreschi del Paese,caratterizzato da vaste foreste di larici e betulle.



Kamikochi

Questo parco alpino è molto apprezzato tra gli amanti della montagna.Oltre a poter effettuare escursioni sui monti e praticare  il trekking lungo le valli,nella zona si trovano gli impianti sciistici di Nokinura e  numerosi centri termali(il più famoso è lo Shirahone Onsen).


Onsen a Kamikochi.La temperatura dell'acqua è circa 40 gradi.

venerdì 2 settembre 2011

Supermarket in Giappone.

Una delle prime cose che ho fatto la prima volta in cui sono arrivata  in Giappone,tre anni fa,è stata entrare in un supermercato per acquistare  alcuni generi di prima necessità.Tutto mi è sembrato strano :non riuscivo a decifrare neppure le etichette dei prodotti .In quel momento ho realizzato di trovarmi  in un paese totalmente diverso dal mio.
   
Nelle foto seguenti,scattate da  me in un supermercato della catena Valor,si possono vedere alcuni prodotti   particolari in vendita in Giappone.

Scaffale di senbei.
    Il senbei è simile ad un  cracker di riso glutinoso.Quello in vendita nei supermarket è ancora da cuocere( di solito alla griglia o al forno).Può essere mangiato da solo con l'aggiunta di sale,oppure con salsa di soia o mirin,o ancora avvolto nell'alga nori.


Chewing-gum.
    Il chewing-gum si trova anche in Italia.Ma qui  ci sono anche gusti particolari,come arancia,pesca e uva.
 
Tarako.
        Il tarako(uova di pesce)è un condimento tipico della cucina giapponese :a volte è usato per insaporire  la pasta,altre come ripieno per gli onigiri.

Alga kombu secca(al centro).

   L'alga konbu nella cucina giapponese viene usata come una qualsiasi verdura oppure per insaporire i cibi.Fatta cuocere in acqua,con l'aggiunta del  katsuobushi,prende il nome di dashi e costituisce un'ottima base per le zuppe.

Il Padiglione d'Oro.


                                                                        
E' l'attrazione turistica giapponese più conosciuta dopo il monte Fuji.
Il Kinkaku-ji,più noto come Padiglione d'Oro,si trova a Kyoto,affacciato sulla riva del piccolo lago Kyoko.
Costruito alla fine del XIV secolo dallo shogun Yoshimitsu Ashikaga,venne conosciuto in seguito come Padiglione d'Oro dato che gli interni del terzo piano,così come l'esterno,erano rivestiti di lamine d'oro.
Simbolo del potere politico dello shogun,edificato in conformità alla descrizione del Paradiso Occidentale del Buddha Amida,sembra eretto per suggerire la possibile realizzazione del paradiso sulla terra.
Agli occhi dei turisti occidentali è la rappresentazione perfetta dell'architettura giapponese,in realtà è una mescolanza di elementi archittettonici cinesi e giapponesi.
Dopo la morte dello shogun Yoshimitsu,la villa che ospitava il padiglione fu convertita in tempio buddista.


Come molti altri monumenti giapponesi,distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale dai bombardamenti incendiari americani,è una ricostruzione,non un edificio originale.
Anche il Padiglione fu  completamente distrutto da un incendio,ma nel 1950,appiccato da un novizio  del tempio con problemi mentali.

Il Kinkaku-ji dopo l'incendio del 1950.
                                                                              

Intro.Ni-hon ossia Giappone.

                                                                                
Ni-hon(o Nippon)è il nome del Giappone.I due ideogrammi  lo compongono  significano 'sole' e 'origine', perciò spesso  questa nazione  è identificata come la Terra del sole nascente o Paese del sol levante.

Da qualche tempo,per motivi personali,faccio frequenti viaggi in Giappone e ne ho iniziato a studiare la lingua .
Questo blog nasce per cercare di rispondere alle frequenti domande che mi vengono poste  sulla vita e sulle abitudini di questo Paese,che ci è cosi familiare(ormai parole come manga,sushi,bonsai fanno parte del lessico comune),ma allo stesso tempo rimane ,per noi occidentali ,distante ed alieno.

Cercherò di parlare della vita quotidiana in Giappone,ma anche di libri,film ,storia e tutto ciò che ci puo' avvicinare  a questa magnifica nazione.