lunedì 28 novembre 2011

7 links project

Il post di oggi è dedicato al 7 links project passatomi da Automaticjoy:accetto con piacere l'invito e indico i sette post che del mio blog che ,per un motivo o l'altro,sono degni di nota.

-Il post il cui successo mi ha colpito: Fugu,è stato il primo post del mio blog a ricevere dei commenti!
-Il post più popolare:Il kimono,tuttora è il post più letto del blog,ne sono contenta dato che è uno dei primi che ho scritto.
-Il post più controverso:sicuramente Yasukuni jinja:il tempio dello scandalo,sono stata in dubbio se scriverlo o meno,per timore che potesse risultare troppo'sgradito'.
-Il post più utile :forse Il galateo delle bacchette,perché dà delle indicazioni utili sul modo di usare i bastoncini a che si trova a fare un viaggio in Giappone o ,più semplicemente,va al ristorante giapponese.
-Il post che non ha avuto l'attenzione che meritava:Bookcrossing,avevo sperato che i libri potessero girare di più,anche se uno scambio c'è già stato e ha dato vita al post con la recensione di Alessia!
-Il mio post più bello:il primo del blog,Il padiglione d'oro.
-Il post di cui vado più fiera:l'ultimo,su Yukio Mishima,perchè mi ha dato modo di ricordare un grande scrittore nell'anniversario della sua morte.

Approfitto dell'occasione per mandare un messaggio a tutti gli iscritti, i commentatori e i lettori silenziosi del blog:grazie delle vostre visite!

Ed ora,il gioco passa a 7 altri blog:
Varco dimensionale
Colorful-il blog di Daniela in Giappone
Lulyn creazioni
Kuroi manekineko
Pinku Neko No Nikki
realwomanworld
Venice Weekly Photo

venerdì 25 novembre 2011

Yukio Mishima:14 gennaio 1925-25 novembre 1970



« La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre »
                
(Yukio Mishima, biglietto d'addio lasciato prima del suicidio rituale, il 25 novembre 1970)

E' il 25 novembre 1970.L'ultimo volume della tetralogiio Hojo no umi(Il mare della fertilità)è pronto,il fattorino della casa editrice verrà a ritirarlo in mattinata.
La mattina,spuntato il giorno,Yukio Mishima fa la doccia,si rade con cura e indossa l'uniforme  del Tate no kai,l'associazione degli scudi da lui stesso fondata.
Gesti quotidiani che non si ripeteranno più.Prima di uscire dallo studio,lascia un biglietto sulla scrivania:
« La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre ».
Mishima sarà morto prima della fine della mattinata.
Fuori,in una macchina,lo attendono quattro compagni,tra cui Masakatsu Morita,forse il suo giovane amante.Lo scrittore ha con sé una cartella di cuoio,dentro vi sono una preziosa spada del XVII secolo e una daga.
La macchina parte.Lungo la strada,passa davanti alla scuola in cui si trova Noriko,figlia maggiore di Mishima.Durante il tragitto,i cinque uomini cantano.
L'automobile si ferma di fronte al Ministero della Difesa.Yukio Mishima ha infatti un ultimo desiderio prima di compiere il seppuku:quello di parlare alle truppe,per denunciare lo stato deplorevole  in cui egli ritiene versi il Giappone.
Per farlo,ha bisogno dell'autorizzazione del generale comandante in capo,con cui è riuscito ad ottenere un appuntamento,col pretesto di fargli ammirare la sciabola,opera di un armaiolo famoso.
Mentre il generale ammira i delicati fregi dell'arma,due dei compagni lo immobilizzano e gli legano braccia e gambe.Mishima e gli altri due bloccano le porte.
I congiurati iniziano le trattative con l'esterno.Lo scrittore esige l'adunata delle truppe cui intende rivolgersi dal balcone.Se il generale rifiutasse di dare l'ordine,sarebbe giustiziato.
Fuori,i soldati,poco entusiasti di essere stati distolti dalla loro routine quotidiana,iniziano a radunarsi.

venerdì 18 novembre 2011

Androidi:sono tra noi.


I primi robot giapponesi furono,nel periodo Edo,le karakuri ningyo :bambole meccaniche in grado di svolgere semplici compiti come offrire una tazza di tè,suonare un flauto o scagliare frecce con arco.
Vennero prodotte tra il XVII e il XIX secolo,testimonianza di un'antica passione giapponese per gli oggetti'animati'.Il loro movimento si basava su meccanismi analoghi a quelli dei primi orologi meccanici.


Le karakuri ningyo più piccole erano un divertimento domestico di lusso per i signori feudali,mentre altre bambole erano utilizzate come marionette autonome in spettacoli teatrali e festival religiosi.

Oggi ,in nessun paese al mondo,come in Giappone,vengono immaginati,studiati e realizzati androidi,macchine con fattezze umane.Tra dieci anni-sostiene il professor Hiroshi Ishiguro dell'Università di Osaka-saranno in mezzo a noi.

Il professor Hiroshi Ishiguro(destra) con il suo geminoide

lunedì 14 novembre 2011

Neve sottile di Junichiro Tanizaki:la recensione di Alessia

Scena del film di Kon Ichigawa del 1983 tratta dal libro di Tanizaki.


Qualche giorno fa è tornato da me il libro Neve sottile(Sasame yuki ,細雪)di Junichiro Tanizaki.
Il volume era uno di quelli messi in prestito da me per aderire alla bella iniziativa di bookcrossing  di Biblioteca Giapponese.

Alessia,la lettrice con cui ho fatto bookcrossing(Neve sottile contro Norwegian Wood di Murakami)ha scritto una bella recensione del libro di Tanizaki ,la cui pubblicazione iniziò nel 1943 ma fu bloccata all'epoca dai censori del governo giapponese:il romanzo era infatti considerato troppo effeminato  ed individualistico,due cose da cui ci si doveva guardare in tempo di guerra.

Lo scrittore Junichiro Tanizaki.

giovedì 10 novembre 2011

Il galateo delle bacchette


I giapponesi prendono le lo loro bacchette molto seriamente.
In Giappone vengono chiamate はし・箸(hashi),e di solito sono in legno o plastica.

Le bacchette vengono utilizzate quotidianamente da miliardi di persone in Asia,ma usarle correttamente richiede una certa pratica;ogni cultura specifica ,poi ,ha le proprie tradizioni e superstizioni riguardo questi utensili.


Come usare le bacchette:
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Posizionare la prima bacchetta nella conca tra pollice ed indice.
Mettere l'altra bacchetta tra le punte di indice e medio,mantenendola ferma usando il pollice.








Mantenere la prima bacchetta ferma usando il pollice.
Per prendere il cibo,muovere solamente la seconda bacchetta,usando indice e medio.                                                  





domenica 6 novembre 2011

Cucina giapponese:come organizzare la tavola.


Tradizionalmente,in Giappone,esistono i seguenti tipi di menù:

-una zuppa,tre pietanze e riso
-una zuppa,cinque pietanze e riso
-tre zuppe,sette pietanze e riso
-tre zuppe,nove pietanze e riso

A seconda del numero di zuppe e pietanze variano i modi si servire,di stare a tavola e altre regole.In passato questi menù venivano osservati scrupolosamente,nel Giappone moderno vengono osservate solo le regole di base,e il comportamento a tavola è diventato più libero.Solo pochi ristoranti esclusivi si attengono ai modi di servire tradizionale.

giovedì 3 novembre 2011

La cucina giapponese: come cuocere il riso.



Dato l'interesse che esiste verso la cucina giapponese,ho deciso di dedicare una serie di post a questo argomento,con ricette e indicazioni su come preparare e organizzare  un pasto.

Nella cucina giapponese ,tutto ruota intorno al riso.In ogni pasto il riso è l'elemento più importante ,anche se  normalmente in ogni pasto se ne mangia una sola ciotola.

Il fondamento dell'arte culinaria giapponese è il kaiseki no kokoro,un concetto difficilmente traducibile.Le origini della parola kaiseki risalgono al sedicesimo secolo,quando i monaci zen che praticavano il digiuno,usavano delle pietre calde(seki) mettendole nelle tasche del loro kimono(kai)per riuscire a sopportare meglio la fame.
Ai monaci veniva chiesto,con discrezione,se fosse venuto il momento in cui la pietra dovesse essere sostituita col riso.

Yoshitoshi,1885 .The Buddhist priest Nichiren redeeming the spirit of the cormorant fisherman.
Nella cucina giapponese,il buddismo prima,e l'estetica wabi e sabi poi,svolgono un ruolo importante.
Wabi e sabi sono parole difficilmente traducibili ,che si cerca  di rendere con 'penetrante','pieno di grazia' o 'di buon gusto'.Sono usate per spiegare poesie e descrivere le maschere del teatro noh(teatro delle maschere).


Nella cucina giapponese non si ricerca solamente il piacere del cibo,ma ci si confronta con la vita e le regole del cosmo.Il cuoco cerca di presentare sul tavolo il mondo(rappresentato da paesaggi e stagioni).Colori,tagli,forme e armonia tra il cibo e il vasellame hanno un ruolo molto importante.
Il cibo viene disposto sul piatto in modo che lo spazio vuoto tra i vari ingredienti appaia estetico e pieno di fantasia.